Cara me ecco la mia #storiadalpresente , l'ho scritta in un passato prossimo ma è ancora fortemente così adesso.
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Sì, sono una sognatrice, per sentirmi viva dentro devo sognare e progettare ma a volte bisogna sognare piano piano, senza farsi sentire troppo perchè ci sono bisogni impellenti, perchè chi hai vicino ti strattona forte per farti rimanere con i piedi per terra e ti ricorda che le cose importanti sono altre.
Allora pensi che tutto quello che hai fatto e stai facendo non serve a nulla se chi conta per te crede sia solo una perdita di tempo e non porti a niente e anzi, porti via risorse ed energie al tuo lavoro e agli affetti.
Sono questi i momenti in cui devi sognare piano, solo dentro di te, per non fare spegnere la fiammella che ti arde dentro, per non chiudere la tua valigia dei sogni e buttare via la chiave..
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Ci sono momenti in cui pensi che forse hanno ragione gli altri, che tutto questo tempo investito nel cercare di emergere, di far diventare un lavoro la tua passione sia sprecato, che le ore impiegare a creare, guardare, cercare di capire, conoscere, informarsi, imparare , approfondire siano solo fini a se stesse....
Ci sono momenti in cui pensi che tutto il tuo destino sia già scritto e che la tua vita viaggi su binari senza uscita e devi essere grata di averli quei binari.
IO VOGLIO ANDARE A PIEDI, SCENDERE DAL TRENO ED ESSERE LIBERA DI CAMBIARE STRADA.
Ma i dubbi ci sono e tanti perché pensi che chi ti sta vicino magari ha ragione e che bisogna lavorare tanto e di più per mantenere il lavoro che hai che comunque fai con passione e responsabilita, perché non c'è spazio per altro e tutte le tue energie devono essere spese per mantenere quel lavoro..... soffoco!!!
Allora non c'è altro e non ci può essere altro e se sogni ad alta voce non sei altro che un'ingrata, una perditempo e non ti impegni abbastanza.
Vai avanti, cercando di mantenere una sorta di equilibrio.. e intanto dentro brilli un po'di meno.... .
Ci sono periodi un po' così, vacilli....
Da un'idea di @didut.lab e @acupofweb
#modello_unico #sulla_buona_strada #letteradalpresente #storiesdinatale #unequilibriosopralafollia #vacillomanonmollo #gioiedinatale
Ciao Monica, oggi scrivo una lettera, che serva a ricordarti cosa è successo nel presente, nel presente del 2019.
Non ti chiedo come stai, come va il lavoro o a che punto sei con la tua passione che vuoi fortemente che diventi il tuo lavoro, magari lo farò piu avanti.
Oggi voglio parlare di sentimenti. Giorni fa hai telefonato alla mamma, la volta precedente l'avevi sentita un po' giù e a questo non sei abituata, da mai.
Lei è sempre stata una roccia, non ha avuto una vita facile, ha sempre lavorato come un mulo, per poi, non per colpa sua ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.
Però è sempre andata avanti. Se l'è sempre cavata con o senza un uomo accanto...anzi forse se l'è cavata meglio senza. A lei devo, a parte il fatto di essere nata, che non è stato così scontato come può sembrare, la mia forza, il mio orgoglio di essere quello che sono e la mia resilienza.
L'umore era migliore della volta precedente, hai parlato con lei di amici, parenti , Natale e acciacchi vari. Poi, quando l'hai salutata lei ha detto: - va bene Monica ci sentiamo saluta tutti, un bacio, ti voglio bene, ciao.-
Tu tu sei affrettata a risponderle: - ciao mamma a presto ti voglio bene anch'io, un bacio.-
Tutto normale, no?! NO!
Quelle tre o quattro parole, imbrigliate e confuse tra le altre migliaia che vi siete dette, quasi nascoste dal pudore per essere state pronunciate ad alta voce, sono state il tuo, il vostro regalo di Natale. Perché TI VOGLIO BENE voi non ve lo eravate mai dette.
Buon Natale e pace in terra agli uomini (e le donne) di buona volontà. .
Da un'idea di @didut.lab e @acupofweb
#modello_unico #sulla_buona_strada #storiesdinatale #letteradalpresente #gioiedinatale #tiraccontounastoria
La nascita di un bimbo è sempre una gioia immensa per tutta la famiglia, ed è grande il desiderio di festeggiare questo splendido evento anche con regalo originale.
Noi, le creatrici di @moru.emozioni.in.lana e @monica_modello_unico abbiamo unito le nostre idee, cuore e mani laboriose ed abbiamo ideato un modo originale per dare il benvenuto ad una nuova vita che sboccia, e vista la vicinanza con la festa per noi più importante e significativa dell'anno farne un dono unico ed indimenticabile per festeggiare anche il suo primo Natale.
L'unione di due simboli di buon augurio, un paio di scarpine nascita ed un soffice angelo custode in lana cardata da tenere vicino la culla diventeranno anche dei ricordi da conservare nel tempo. ♥️ #ilmioprimonatale #primonatale #stoarrivando
#regalodinatale #regalonascita #scarpine #scarpinenascita #scarpinepersonalizzate #angelo #angelocustode #angioletto #spontaneamentecurato #ideeregalo #lanacardata #modellounico #moruemozioniinlana #modello_unico #sulla_buona_strada #vivovetrina #gioiedinatale #ilmioprimonatale #artigianatoitaliano #kimonoshoes
Cara Monica, per ora questa è l'ultima lettera che riceverai dal passato. L'hai scritta due anni fa, perché hai capito che mettere le emozioni su carta ti fa star meglio e per ricordare a te stessa che i ricordi, anche quelli non proprio felici, ti hanno resa quello che sei. Sii fiera di te stessa! Anche quando gli altri ti fanno sentire sbagliata, l'importante è che tu sia giusta per te!
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Tra pochi giorni sarà il tuo compleanno, il primo da quando te ne sei andato veramente ma non certamente il primo da quando hai deciso, non so se consciamente o meno di pensare solo a te. L'unico ricordo tenero che ho di te di quando ero piccola è la mia mano che stringeva il tuo pollice mentre ero dal dentista e la cartella arancione che mi comprasti una volta usciti di lì. Poi mi ricordo altre cose...le tue innumerevoli e gratuite prese in giro, pentole con le uova strapazzate sbattute per terra, uova volate ovunque. Io per le scale, disperata che le chiedevo di restare, le promesse non mantenute, tante. Altre cose pesanti, dolorose e così personali che non oso scrivere ma che chi mi è vicino sa perfettamente.
Io per te cosa ho fatto? Ho cercato di fare del mio meglio, comportandomi bene, ho aiutato quando ho potuto, me ne sono andata quando ho potuto.
Ho telefonato per natali, pasque, compleanni e feste comandate ma, devo confessarlo, più per dovere che per affetto e ho mantenuto le promesse, tutte le volte che ho potuto, tutte. Al tuo funerale non ho pianto e ora non mi manchi e mi sento anormale perché non riesco a provare l'affetto che dovrei o che vorrei. Però penso sia arrivata l'ora di perdonarti, anche se a dimenticare non riesco proprio. Prendo atto che probabilmente hai fatto quello che hai potuto, scusami però il pensiero che tu invece abbia fatto quello che hai voluto mi sfiora. Ora non mi resta che perdonare me per quello che sento e non riesco a sentire per te. Magari metterlo per iscritto mi aiuterà.
Comunque buon compleanno.
Grazie a @didut.lab
e a @acupofweb .
#modello_unico #sulla_buona_strada #spontaneamentecurato #hounastoriaperte #unastoriatralemani #fattoperricordare #storiesdinatale
Ciao Monica, sono ancora te, la te del passato. Ti ricordi quando ti hanno scattato questa fotografia? Forse no ma non importa.
Era una delle tante, bellissime, infinite estati passate dalla nonna e guardavi il mondo a testa in giù.
Non eri una bambina, eri un maschiaccio! Sempre ad arrampicarti sugli alberi e in giro per i campi in bicicletta.
Ti ricordi? Quando rientravi, dopo i pomeriggi di gioco all'aperto, lavavi via le "carte geografiche" formate da polvere, sudore, capriole e lotte con i maschi, che si erano formate su gambe e braccia.
La sindrome della donzella che doveva essere salvata dal principe azzurro non l'hai mai sentita tua.
Eri perfettamente in grado di salvarti da sola.
Come amavi le estati dalla nonna. Quando finivi la scuola non vedevi l'ora di partire e quando dovevi tornare, sebbene fossero passati più di due mesi, quante lacrime versavi!
(Se vuoi leggere di questo c'è il link in bio)
La cosa che amavi di più era il senso di libertà che respiravi in quel periodo estivo. Ti sentivi il centro del mondo e anche andare a fare la spesa nell'emporio del paese vicino diventava un'avventura.
La zia aveva un fidanzato che non ti andava molto a genio e, con l'egoismo tipico dei bambini, speravi che la storia non durasse.
Quello che ti piaceva delle tue giornate erano i viaggi per i campi con la macchina della zia, una giardinetta beige, in compagnia della nonna.
Raccoglievate quello che trovavate: erbe di campo, pezzi di legno per il fuoco, se era piovuto da poco cercavate le lumache, se era stagione i funghi.
Perché secondo la nonna, che aveva cresciuto nove figli in tempo di guerra, ci si doveva arrangiare con quello che c'era e trasformarlo con un po di fantasia in quello che serviva.
Questa "arte di arrangiarsi" come si dice adesso negli anni '70 o, come direte voi la "creatività e il fatto a mano" diventerà parte di te.
Non ci credi? Aspetta e vedrai! .
Da un'idea di @didut.lab e @acupofweb
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#modello_unico #sulla_buona_strada #letteradalpassato #storiesdinatale #lowcostwemotion