Tra poco si festeggerà la festa della mamma, ripropongo un post di due anni fa, a cui tengo moltissimo! Un regalo che mi sono fatta, finalmente con questo post sono riuscita a dire a mia madre cosa provo e quanto le sono grata per quello che ha fatto per me.
MAMMA ….senti..quando ti penso così forte come l’altro giorno e tu chiami la mattina dopo?..
MAMMA..senti… quanto mi manchi e quanto pochi siano quei trecento km che ci separano per darci un bacio e via! Ma quanto siamo distanti per prenderci del tempo per noi, per stare insieme?…
MAMMA..senti..in quanti piccoli gesti e migliaia di pensieri ti ho dentro di me ogni istante di tutti i miei giorni?….
MAMMA..senti.. quanto orgoglio ho quando parlo di te che mi hai voluta nonostante tutto?..
.MAMMA…senti quanto orgoglio ho di me, ora sono come voglio essere, e questo lo devo a te?..
MAMMA…senti il filo di corrente che lega te, me e tuo nipote alla terra che ci ha generato che non so in quale modo recondito ci siamo passati vicendevolmente?..
MAMMA.. senti quanto sei e sei stata importante per me, per noi, solo per il fatto di esserci.. sempre? Tu sei la mia famiglia di origine, tu sei i miei valori, tu sei quello che conta.
MAMMA …senti, devo dirtelo, vincendo il naturale riserbo e il grande pudore che deriva dalla nostra gente, in una cultura dove i i sentimenti si dimostrano facendo più che dicendo. Anche nella nostra lingua c’è traccia di questo: la parola felicità in friulano non esiste e neanche ci si può dire ti amo, magari perché è più importante per noi darsi da fare per dimostrare che esprimere apertamente.
MAMMA..senti.. sono fortunata, lo puoi ancora sentire.. ti voglio bene!